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lunedì 29 agosto 2011

Lasciatevi trasformare

Questa preghiera di Romano Guardini mi pare che, per alcuni aspetti, possa ben commentare il versetto di Rm 12,2.


Grazia che è in me
O Padre, fammi cosciente
di questa vita di grazia che è in me,
Fammi persuaso che essa è più reale
di tutta la vita del tempo.
Fammi sentire
il suo prego divino,
in cui sta il senso
ultimo della nostra esistenza.
Dammi grande serietà
in tutto ciò che riguarda la fede.
Insegnami a riconoscere
di che cosa ha bisogno
per poter sussistere e portare frutto.
Dammi esatta coscienza
della sua forza,
ma anche della sua fragilità.
E quando, nel corso degli anni,
il mio pensare e il mio sentire
si trasformeranno,
con essi non muti il contenuto sacro,
ma la forma umana del mio credere.



E poi lasciate fare a Dio, il quale farà cose mirabili a suo tempo e quando gli piacerà.
Angela Merici, Ottavo Ricordo



2 commenti:

  1. "Lasciar fare a Dio... è fidarsi
    Stralcio dalla poesia di un anonimo
    ...fidarsi è ricominciare sempre l'avventura della conversione, sapendo che neanche noi per Dio siamo irrecuperabili;
    fidarsi è guardare con interesse, stupore e amore al nuovo che avanza;
    fidarsi è lasciarsi aiutare;
    fidarsi è vivere da figli amati;
    fidarsi è accogliere la morte come sorella che ci accompagna al Padre.

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  2. Penso che il grosso e più grave rischio nei confronti di Dio, sia quello di avere con Lui un rapporto "contrattuale", e di sentirsi a posto. Non so se mi sono spiegata. Ciao

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