piccolo laboratorio di condivisione "mericiana" per persone che non hanno la presunzione di essere già arrivate...

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domenica 29 gennaio 2012

Il 27 gennaio 2012 "Sulle orme di S. Angela Merici"

Con altri 53 pellegrini, il giorno della festa in onore della Compatrona bresciana, ho camminato sulla "via" di sant'Angela nel tratto Desenzano-Brescia.
Una pellegrina a Pontenove
Come nelle altre esperienze di cammino, ritmate sulla preghiera, gli incontri e le relazioni si sono arricchite, in ampiezza, nei riguardi di chi prima non si conosceva, e un po' più in profondità nei confronti di chi già si presumeva di conoscere. Tutti abbiamo potuto meglio affinare la nostra conoscenza di s. Angela e soprattutto la nostra "consonanza" con lei, che ci ha additato la via della piacevolezza, dell'umiltà, dell'affabilità. Della fede in Dio e dell'attenzione all'umanità.
I pellegrini sono arrivati in tempo per celebrare in santuario la s. Messa presieduta da S.E. Mons. Luciano Monari, Vescovo di Brescia, che nella sua omelia ha sottolineato l'atteggiamento femminile dell'accoglienza che è particolarmente richiesta come attitudine alle figlie spirituali di Angela Merici.
A tutti gli amici organizzatori, un sentito grazie e un arrivederci .... al prossimo cammino.


Tenete l'antica strada e usanza della Chiesa, ordinate e confermate da tanti Santi per ispirazione dello Spirito Santo. E fate vita nuova.
Angela Merici, Ricordo settimo

venerdì 27 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 27 gennaio

RINGRAZIAMENTO E LODE

Egli ci ha predestinati ad essere figli adottivi per mezzo di Gesú Cristo, secondo il beneplacito del suo volere, a lode della sua grazia meravigliosa, di cui ci ha favoriti nel suo Figlio diletto. (Ef. 1,5-6)
State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesú verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. (1 Tess 5,16-22). 
E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesú, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesú Cristo. (Rm 15,5-6) 


... sappiate che ora [che son morta], son più viva che non fossi quando ero in questa vita, e piú vedo e piú mi sono care e gradite le opere buone che di continuo vi vedo fare, e ora piú voglio e piú posso aiutarvi e farvi del bene in ogni senso... (Ricordi, premessa) 
Poiché... Dio vi ha concesso la grazia di separarvi dalle tenebre di questo misero mondo e di unirvi insieme al servizio della sua divina Maestà, dovete rendergli infinite grazie per aver concesso a voi, particolarmente, un dono cosí singolare... (Regola, proemio) 


Preghiamo
Magnificat ! (Lc 1,46-51) 
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore...












Preghiera di lode e di invocazione per la nostra vita

giovedì 26 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 26 gennaio

DINAMISMO APOSTOLICO


Egli allora chiamò a sé i dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. (Lc 9,1) 
Pregate in ogni tempo, con ogni forma di orazione e di supplica, per mezzo dello Spirito. Anzi vegliate, per questo, con assidua perseveranza e pregate per tutti i santi. Pregate anche per me, affinché Dio mi apra la bocca e mi dia parole efficaci per annunziare arditamente il mistero del Vangelo... (Ef 6,18-19) 






.. fate, muovetevi, credete, sforzatevi, sperate, gridate a lui col cuor vostro: e senza dubbio vedrete cose mirabili indirizzando tutto a lode e gloria della sua Maestà e a vantaggio delle anime... (Ricordi, premessa)  ... se, in accordo coi tempi e le necessità accadesse di dar nuovi ordini o di [dover] fare altrimenti qualche cosa, fatelo... (Legato ultimo)

... pregate e fate pregare, affinché Dio non abbandoni la sua Chiesa, ma la voglia riformare come a lui piace... (Ricordo VII) 





Preghiamo
Sant'Angela, per la tua disponibilità all'azione dello Spirito Santo hai contribuito all'avvento del Regno di Dio nel mondo e alla riforma della Chiesa. 
Che il Santo Spirito trovi in ciascuna di noi questa stessa disponibilità a lavorare con generosità, ove il Signore vorrà inviarla a cantare la sua gloria e ad aiutare i fratelli. 

mercoledì 25 gennaio 2012

novena in preparazione alla festa di S. Angela. 25 gennaio

FIDUCIA E PERSEVERANZA


lo ritengo infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi. 
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità -non per suo volere ma per volere di colui che l'ha sottomessa- e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitú della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo, poiché nella speranza noi siamo stati salvati.
(Rm 8,18-24)


... tengano per certissimo questo, che mai saranno abbandonate nelle loro necessità: Dio provvederà a loro mirabilmente. E non si perdano di speranza...
(Ricordo V) 
... anche se alle volte, avranno qualche tribolazione o qualche affanno, tutto passerà prestamente e si volgerà in allegrezza ed in gaudio... (Ricordo V)
... e voi vorrete perseguire tutti quei mezzi e quei modi che sono necessari per progredire nel bene e per perseverare in tale stato fino alla fine: poiché in nessun caso è sufficiente l'avvio senza la perseveranza... (Regola, proemio)





Preghiamo
Sant'Angela, nella tua debolezza si è manifestata la potenza di Dio; ottieni a noi la certezza che potremo compiere bene le opere incominciate se non perderemo mai la fede e la speranza. 
Amen.

martedì 24 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 24 gennaio

UMILTA' E POVERTA' 

Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. 
Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesú, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. (Fil 2,3-8)



... Non vanamente, infatti, né senza ragione, il cuore d'un vero e prudente servo di Dìo si umilia e annienta in se stesso il proprio sentire e il compiacimento della propria reputazione perché egli spera e aspetta da Dio altro diletto e gl. orla ed onore piú veri. Per il fatto che egli crede fermarnente in quello che dice il Vangelo: «Qui se humiliat, exaltabitur», cioè: «Chi si umilia, sarà esaltato». (Ricordo 1) 

Esortiamo finalmente ciascuna ad abbracciare la povertà, non solamente quella effettiva riguardante le cose temporali, ma soprattuto la vera povertà dì spirito, per la quale l'uomo spoglia il cuore da ogni affetto e speranza di cose create, transitorie, e di se stesso...
... E dice anche [il Vangelo[: «Nolite solleciti ... », come se di- cesse: «Non vi affanriate sopra necessità temporale alcuna, poiché sa, può e vuole provvedervi solo Iddio, il quale non vuole se non il solo bene e la felicità vostri». (Regola, cap. della povertà)


Preghiamo
Sant'Angela, fedele discepola del Cristo spogliato di tutto, intercedi per noi affinché il Padre, mediante il suo Spirito, ci renda ogni giorno piú conformi a suo Figlio, che, per nostro amore, ha scelto di essere un condannato a morte e di essere anche privato del conforto del Padre. 
Amen

lunedì 23 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 23 gennaio

OBBEDIENZA


Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. (Gv 5,30)
Gesú disse loro: Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. (Gv 4,34)





... l'obbedienza è nell'uomo come una grande luce, che fa essere buona ed accetta ogni opera... (Regola, cap. della obbedienza) ... [vi esorto] a fare ogni sforzo possibile per conservarvi [nello stato] al quale siete chiamate da Dio. E voi vorrete perseguire tutti quei mezzi e quei modi che sono necessari per progredire nel bene... (Regola, proemio)
... e soprattutto obbedire ai consigli e all'ispirazione, che di continuo ci detta nel cuore lo Spirito Santo... ... obbedire a Dio, e ad ogni creatura per amor di Dio... (Regola, cap. della obbedienza)





Preghiamo
Sant'Angela, Madre e Maestra nostra, insegnaci la totale disponibilità al servizio di Dio e dei fratelli, la gioiosa accettazione di tutte le contrarietà della vita, e la pronta docilità agli appelli di Cristo e della sua Chiesa. 
Amen.

domenica 22 gennaio 2012

Et fati vita nova. Nella Chiesa di San Giorgio il 21 gennaio 2012

Ho partecipato ieri sera alla rappresentazione teatrale allestita da Scena Sintetica, ospitata nella splendida Chiesa di San Giorgio in città .
E' la terza edizione che vedo ed è un crescendo estetico-spirituale, una proposta affinata e raffinata.



Gianpietro Belotti
Un pubblico attento e partecipe, e discretamente numeroso, ha seguito con attenzione la nuova produzione di Gianpietro Belotti, che ha introdotto la rappresentazione da par suo,  e di Antonio Fuso che ha curato la regia e la drammaturgia. Bravissimi tutti gli attori
Antonio Fuso
Et Fati vita nova è il racconto della vita di S. Angela composto sulla base delle testimonianze giurate dei testimoni oculari che deposero al Processo Nazari per confermare l'esemplarità della vita di Angela.

Scena Sintetica è un gruppo di ricerca culturale e teatrale fondato nel 1986 con il preciso intento di salvare, approfondire e accrescere il lascito teorico e spirituale di due grandi maestri, Mario Apollonio ed Emo Marconi. Tale lascito, in formula, recita:
il teatro è il luogo in cui una Comunità liberamente riunita, s'interroga sul proprio destino; ovvero: un Teatro del Corpo che nel gesto e nella parola redima gli addii sostitutivi, e un Teatro del Coro che s'intoni al nuovo.
Ho registrato le scene e ne ho tratto un piccolo video, che propongo anche nel blog

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 22 gennaio

UNIONE FRATERNA
Io dunque, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. (Ef 4,1-6) 


... che esse siano unite e concordi di volere...... quanto più sarete unite, tanto piú Gesù Cristo sarà in mezzo a voi a guisa di padre e di buon pastore. Né altro segno vi sarà che si sia in grazia del Signore, che l'amarsi ed essere unite insieme... Ecco che l'amarsi e l'andar d'accordo insieme è segno certo che si cammina per la via buona e gradita a Dio...... state a tal riguardo vigilanti, perché il demonio specialmente in questo vi tenderà agguati sotto apparenza di bene... (Legato X)L'ultima parola mia... è che siate concordi, unite insieme tutte di un solo cuore e di un solo volere. State legate l'una all'altra col legame della carità... (Ricordo ultimo)



Preghiamo
Sant'Angela, ci ripeti con Gesú che ogni grazia che domanderemo a Dio ci sarà accordata se saremo unite di cuore.
Insieme con te gli chiediamo di accrescere l'unione tra noi, e lo ringraziamo perché, per tua intercessione, egli ci esaudirà. 
Amen.

sabato 21 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 21 gennaio


CASTITA' CONSACRATA


Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
 Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. (Rm 12,1-27)








 ... siamo chiamate a tal gloria di vita, da essere spose del Figliolo di Dio... (Regola, proemio)
 ... Abbiano Gesù Cristo come unico loro tesoro... (Ricordo V) 
... volontariamente, facendo sacrificio a Dio del proprio cuore... ... soprattutto, si conservi puro il cuore, e la coscienza monda da ogni cattivo pensiero, da ogni ombra di invidia, di malevolenza, di discordia, di cattivo sospetto, e da ogni altro cattivo desiderio o [cattiva] volontà...... sia lieta, e sempre piena di carità, di fede, e di speranza in Dio... (Regola, cap. IX Della verginità) 



Preghiamo
Sant'Angela, modello di amore puro, libero e forte, aiutaci a rinnovare ogni giorno la nostra consacrazione totale al Signore, in ogni azione, in ogni sguardo, in ogni sentimento del nostro cuore. 
Amen.

venerdì 20 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 20 gennaio

AMOR DI DIO E DEI FRATELLI

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. Da questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi. egli ci ha fatto dono del suo Spirito. (1 Gv 4,7-13



... sforzatevi, con l'aiuto di Dio, di acquistare e di conservare in voi tal concetto e buon sentimento, cosicché Siate sollecitate... dal solo amore di Dio, e dal solo zelo della salvezza delle anime. In conseguenza di ciò tutte le vostre opere ed i vostri provvedimenti, essendo cosí radicati in tale duplice carità, non potranno produrre che buoni e salutiferi frutti... (Legato I) 
... abbiano Gesú Cristo come unico loro tesoro... (Ricordo V)
 ... Signore mio, illumina le tenebre del mio cuore... (Regola, cap. V Della preghiera)




Preghiamo
Sant'Angela, che avvolgi tutte le tue Figlie di una viva carità, insegnaci a lasciarci riempire dell'amore di Dio e a donarlo ai fratelli. 
Amen.

giovedì 19 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di Sant'Angela. 19 gennaio

SOTTOMISSIONE ALLO SPIRITO SANTO

...Quelle cose che occhio non vide, nè orecchio udì, nè mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.
Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato (1Cor 2,9-12)
Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza. dominio di se'; contro queste cose non c'è legge. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri (Gal 5, 22-26)




...La fortezza e il vero conforto dello Spirito Santo siano in tutte voi, affinchè possiate sostenere ed attuare, virilmente e fedelmente l'impresa che vi sovrasta  (Ricordi, prologo)
...vi è necessario fare l'integrale e stabile deliberazione di sottomettervi del tutto alla Sua volontà e, con viva e salda fede, ottenere da Lui ciò che dovete operare per amor suo. E in questo perseverare costantemente, fino alla fine, qualunque cosa accada... (Legati, prologo)
... se farete fedelmente....così come vi detterà lo Spirito Santo .... rallegratevi e state di buon volere ... (Legato ultimo)


Preghiamo
Sant'Angela, prega per noi affinché, secondo il tuo esempio, operiamo sempre seguendo l'ispirazione dello Spirito Santo e ci lasciamo liberare e trasformare dalla sua potenza d'amore.
Amen






Preghiamo per invocare la capacità di individuare semi di futuro


mercoledì 18 gennaio 2012

Novena in preparazione alla festa di S. Angela. 18 gennaio

PREGHIERA CONTINUA E FERVENTE

Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo solitario e là pregava (Mc 1,35).
...anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perchè nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poichè egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio (Rm 8,26-27)


... per mezzo della preghiera si impetra da Dio la vera grazia della vita spirituale: sicchè per il continuo bisogno che si ha dell'aiuto divino, è necessario pregare incessantemente con lo spirito e con la mente .... (Regola, cap V della preghiera)
.... non troverete altro rimedio a questi tempi pericolosi e pestiferi che rifugiarvi ai piedi di Gesù Cristo, perchè se lui vi governerà e vi ammaestrerà, sarete [del tutto] ammaestrate (Ricordo VII) 
.... sempre la principal risorsa vostra sia il ricorrere ai piedi di Gesù Cristo .... (Legato ultimo)


Preghiamo
Sant'Angela, ottieni a noi il dono di una preghiera continua e fervente perchè possiamo essere sempre unite a Gesù e ai nostri fratelli. 
Amen

martedì 17 gennaio 2012

Così, Gabriele Cozzano, ricorda Angela Merici

Era di tanta gratitudine e gentilezza....Era di tanta carità e unione con Dio, che si riteneva vera debitrice di ogni creatura che vivesse in qualche modo secondo Dio... Era di tanta sete e bramosia della salvezza e del bene del prossimo, che era disposta e prontissima a dare non una ma mille vite per la salvezza anche del più piccolo.....
Con amore materno abbracciava ogni creatura. E chi era il più peccatore, quello era il più accarezzato da lei... Erano le sue parole infuocate, potenti e dolci, e dette con tal nuovo vigore di grazia, che ognun poteva ben essere costretto a dire: Quivi è Dio.


E sarà cosa impossibile che giorno e notte non le abbiate a cuore, e scolpite nel cuore, tutte una per una, perché il vero amore fa e opera così.
Angela Merici, Ricordi, Prologo
 

lunedì 16 gennaio 2012

La vita di S. Angela Merici (5)

Nel 1535, a cinque anni dalla morte, Angela Merici fonda la Compagnia di Sant'Orsola che da subito presenta un'ascesi propria, legata l valore escatologico attribuito alla consacrazione verginale vissuta senza voti canonici: questo nuovo stato si propone per coloro che desiderano santificare la propria esistenza nè entrando nei monasterii, nè in matrimonio copulandosi. 
E' la strada di mezzo, la più virtuosa, in quanto in essa al rinnovamento dello spirito, con lo sposalizio mistico, corrisponde una rigenerazione vissuta nel mondo.  Questa nuova condizione consacrata ribalta escatologicamente nei cieli le gerarchie sociali dei destini femminili, tanto da spingersi ad affermare nel Prologo alla Regola che persino le Imperatrici, Regine, Duchesse desidereranno esser state almeno ancelle delle nuove spose di Cristo. Tuttavia, con la consueta schiettezza tipicamente bresciana che la caratterizza, Angela non si nasconde quanto la fedeltà a questo “ribaltamento” sia ardua (perché la carne e la sensualitade nostra non è morta), ma il premio è altissimo: quello di essere in ciel gloriose regine. Con la nova Compagnia, venuta dal Cielo in forza et possanza dello Spirito Santo, ogni donna consacrata può santificare la propria esistenza non rinchiusa fra le mura di un convento, ma vivendo ed operando nel mondo sul modello della chiesa primitiva, nella quale le matrone seguivano gli apostoli.

ognuna che starà per entrare o essere ammessa in questa Compagnia  ...debba avere la ferma intenzione di servire Dio in tale sorte di vita. Poi che entri lietamente e di propria volontà.
Angela Merici, Regola, Capo I

domenica 15 gennaio 2012

La vita di S. Angela Merici (4)

A Venezia Angela fu pregata di rimanere  per dirigere i nascenti Luoghi Pii per la tutela femminile, ma lei si sottrasse partendo per Brescia ove giunse, significativamente, il giorno di Santa Caterina di Alessandria. Dopo pochi mesi riprende il pellegrinaggio per Roma, sede del Vicario di Cristo e centro stesso della cristianità, con le sue basiliche, con le santissime reliquie e le sue catacombe. Anche qui il Papa la invita a restare per dirigere i luoghi pii.
Quando Angela torna a Brescia, ha poco più di cinquant’anni, non è più la stessa “pia donna” partita per il suo primo pellegrinaggio. 
La geografia della sua vita spirituale l’ha plasmata, l’ha resa più intensa e profonda, sapiente, maggiormente atta a cogliere l’essenza spirituale delle cose. 
Torna carica di carisma: la santità della sua di vita è ormai riconosciuta, dai Luoghi Santi di Gerusalemme a Venezia, centro dei traffici mercantili, a Roma, centro della cristianità, a Milano, forse il più importante centro produttivo italiano. In tutte queste città le si chiedeva di occuparsi delle nascenti strutture assistenziali verso le più gravi forme di emarginazione femminile, i Luoghi Pii, ma lei immancabilmente torrna a Brescia. 
Forse comincia a capire che il suo destino non è solo quello di recuperare la singola donna, caduta o sofferente, ma di riscattare l’essere femminile nella dimensione di una nuova via di perfezione spirituale.
La casa di Angela diventa meta per una variegata umanità alla ricerca di una parola, di un consiglio; chi per maritarsi chi per fare testamento chi per risolvere contese - e lei tutto chiariva, tutto risolveva di maniera che le sue opere havevano più tosto del divino che dell’humano. Infatti ciò che caratterizzava questa santa era anche il dono della parola, parola sapienziale, coinvolgente e trascinante, simile a fogho et incendio d’amore. È una parola carica d’amore, sapienziale, in grado di illuminare sia le molte angustie o controversie legate alla vita quotidiana, sia il significato più profondo delle Sacre Scritture.
Questo umanesimo cristiano, filtrato dallo spirito evangelico, trova una completa esplicitazione nella Regola e nei suoi scritti, con la costante sottolineatura della “singolarità” della persona umana, che si estrinseca nel rispetto profondo per ogni individuo.



E sopra tutto guardatevi dal voler far fare per forza, perché Dio ha dato il libero arbitrio ad ognuno, e non vuol forzare nessuno, ma solamente dimostra, invita, consiglia
Angela Merici, Testamento, Legato terzo



venerdì 13 gennaio 2012

La vita di S. Angela Merici (3)

Chiari. Chiesa di S. Orsola
Gli anni dal 1520 al 1530 sono per Angela gli anni dei pellegrinaggi ai Luoghi santi della cristianità, riprendendo questa modalità devozionale che aveva contraddistinto la spiritualità di altre sante medievali, a partire da S. Orsola, la leggendaria principessa bretone morta martire con altre compagne a Colonia in Germania. Ma è il viaggio in Terra Santa, datato nel 1524, a sancire definitivamente il suo ruolo salvifico: Angela pellegrina assume infatti anche le valenze profetiche attribuite dal contesto religioso di fine Quattrocento al culto di sant'Orsola. Secondo la letteratura mericiana già l'inizio del viaggio è segnato da eventi singolari che evidenziano il percorso di trasformazione e purificazione che sta intervenendo in questa donna già in età matura.
Durante il viaggio di andata, a Candia (Creta), accade un altro "segno" straordinario, una sorta di miracolo per così dire "capovolto", cioè la perdita della vista che le impedisce la visione della Terra Santa, anzi secondo Agostino Gallo è la stessa Angela a confidargli "essa vide i luoghi Santi con gli occhi interiori come se l'havesse veduti con gli esteriori".
Dopo un ritorno fortunoso, in cui uomini ed elementi naturali sembrano congiurare contro la nave dei pellegrini, Angela è a Venezia alla fine del 1524. La sua fama di santità si diffonde per la città lagunare e "moltissimi religiosi, gentilhuomini, gentildonne, si recano a vedere questa reduce dal pellegrinaggio a Gerusalemme, che ha ormai assunto le connotazioni di una "Santa viva".


E rendi sicuri i miei affetti e i miei sensi, così che non deviino né a destra né a sinistra nè mi distolgano dal luminosissimo tuo volto, che fa contento ogni cuore afflitto.
Angela Merici, regola, capo V dell'Orazione

mercoledì 11 gennaio 2012

La vita di S. Angela Merici (2)

Brescia. Chiesa di S. Francesco.
Visione della scala
Nella sua emblematicità la visione della scala viene descritta da padre Landini, della Congregazione dei Padri della Pace e confessore della Compagnia di S. Orsola, circa quarant'anni dopo la morte di Angela "...et una volta elevata in spirito, parevagli aprirsi il cielo et uscir una processione meravigliosa d'angeli e di verginelle che insieme suonavano e cantavano". 
Implicito, in questo ininterrotto snodarsi della processione di angeli e vergini che unisce la terra al ciel, è il riferimento alla scala di Giacobbe.
Nel 1516 Angela, che ha oltre quarant'anni, si trasferisce a Brescia in casa di una signora, Caterina Patengola, per consolarla della morte dei suoi figli.
Agostino Gallo
E' il periodo mistico della preghiera e della carità; a lei si legano in un primo cenacolo spirituale il mercante Antonio Romano, Girolamo Patengola, nipote di Caterina e uno dei fondatori dell'Ospedale degli Incurabili, Agostino Gallo, Girolamo Chizzola, fondatore delle Accademie di Rezzato e di Brescia e ambasciatore della Serenissima presso l'imperatore Carlo V, i pittori Moretto e, forse, il Romanino.













ognuna voglia ......obbedire ai consigli e alle ispirazioni che di continuo ci suscita nel cuore lo Spirito Santo; la cui voce sentiremo tanto più chiaramente quanto più purificata e monda avremo la coscienza.
Angela Merici, Regola, Capo VIII dell'Obbedienza











domenica 8 gennaio 2012

La vita di S. Angela Merici (1)

Angela Merici con episodi della vita.
Icona di Paolo Orlando
Angela Merici nasce a Desenzano (Bs) tra l 1470 e il 1476 da un esponente della piccola nobiltà rurale trasferitosi da Nuvolento (Bs), probabilmente per esercitare attività mercantili.
La sua vita è precocemente segnata dai lutti, con la morte della sorella, a cui era legatissima, e dei genitori. E' ancora una ragazzina quando viene accolta dal ricco zio materno a Salò, ove rimarrà per tutta l'adolescenza e poi vestirà l'abito di terziaria francescana nel convento dei frati cappuccini di S. Bernardino.
Di questo lungo periodo di formazione, che va dalla fanciullezza alla maturità, sappiamo ben poco e le scarne notizie tramandate concordano  nel sottolineare la sua precoce inclinazione alla preghiera, ai digiuni, e alla vita contemplativa.
Tuttavia è la morte della sorella ad incidere maggiormente nel suo animo, poichè al dolore per la perdita affettiva si aggiunge la trepidazione per la destinazione ultraterrena. Ad essa si ricollega la celebre visione consolatrice della "Scala" che prefigurava la fondazione della Compagnia di S. Orsola.

Si ricorda ancora che ognuna sia sollecita all'orazione così mentale come vocale, la quale è compagna del digiuno
Angela Merici, Regola, Capo V Dell'Orazione


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