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martedì 8 novembre 2011

La cosa più importante che si può imparare in questa vita

Il commento al post che ricorda Etty Hillesum, mi riporta a riaccostare alcuni testi brevi, ma di straordinaria intensità, che rivelano i miracoli interiori avvenuti in lei.
Annota
Bisognerà pure che qualcuno sopravviva per testimoniare che in un tempo come il nostro, Dio era vivo. E perchè non sarò io quel testimone? (P. Lebeau, Etty Hillesum, L'itinerario spirituale, pag. 22) 
Dobbiamo tenerci in contatto col mondo attuale e dobbiamo trovarci un posto in questa realtà, non si può vivere solo con realtà eterne.... Vivere pienamente, verso l'esterno come verso l'interno, non sacrificare nulla della realtà esterna a beneficio di quella interna, e viceversa: considero tutto ciò come un gran bel compito 
Nonostante le brutte notizie  che la circondano, si esprime così
Eppure non riesco a trovare assurda la vita. E Dio non è nemmeno responsabile verso di noi per le assurdità che noi stessi comemttiamo: i responsabili siamo noi! Sono già morta mille volte in mille campi di concentramento. So tutto quanto e non mi preoccupo più per le notizie future: in un modo o nell'altro, so già tutto. Eppure trovo questa vita bella e ricca di significato. Ogni minuto. (Ibid, p. 23)
Riguardo alle umiliazioni quotidiane inflitte, afferma
... Possono renderci la vita un po' spiacevole, possono privarci di qualche bene materiale o di un po' di libertà di movimento, ma siamo noi stessi a privarci delle nostre forze migliori con il nostro atteggiamento sbagliato, col nostro sentirci perseguitati, umiliati e oppressi, col nostro odio e la millanteria che maschera la paura. Certo che ogni tanto si può essere tristi e abbattuti per quel che ci fanno, è umano e comprensibile che sia così. E tuttavia: siamo soprattutto noi stessi a derubarci da soli. Trovo bella la vita e mi sento libera. I cieli si stendono dentro di me come sopra di me. Credo in Dio e negli uomini e oso dirlo senza falso pudore. La vita è difficile, ma non è grave. Dobbiamo cominciare a prendere sul serio il nostro lato serio, il  resto verrà da sé: e "lavorare a se stessi" non è proprio una forma di individualismo malaticcio. Una pace futura potrà essere veramente tale solo se prima sarà trovata da ognuno in se stesso - se ogni uomo si sarà liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avrà superato quest'odio e l'avrà trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non è chiedere troppo -. E' l'unica soluzione possibile..... Sono una persona felice e lodo questa vita, la lodo proprio, nell'anno del Signore 1942, l'ennesimo anno di guerra.  (pag. 24)
Pochi giorni prima di essere deportata scrive ad un'amica
A volte, quando me ne sto in un angolino del campo, i miei piedi piantati sulla tua terra, i miei occhi rivolti al cielo, le lacrime mi scorrono sulla faccia, lacrime che sgorgano da una profonda emozione e riconoscenza. Anche di sera, quando sono coricata nel mio letto e riposo in te, mio Dio, lacrime di riconoscenza mi scorrono sulla faccia e questa è la mia preghiera. Sono molto, molto stanca già da diversi giorni, ma anche tutto questo passerà, TUTTO AVVIENE SECONDO UN RITMO PIU' PROFONDO CHE SI DOVREBBE INSEGNARE AD ASCOLTARE, E' LA COSA PIU' IMPORTANTE CHE SI PUO' IMPARARE IN QUESTA VITA .

non solo supereremo facilmente tutti i pericoli e le avversità, ma li vinceremo anche con grande gloria e gaudio nostro.
Angela Merici, Regola, Prologo

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