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martedì 21 gennaio 2014

21 gennaio 2014 - Stringere loro la mano anche da parte mia

Novena di preparazione alla Festa di Sant'Angela 2014, a cura delle Orsoline Figlie di Maria Immacolata di Verona.


Se la Regola è il capolavoro della spiritualità mericiana, i Ricordi sono il capolavoro della tenerezza materna di sant’Angela. Si tratta di un progetto non facile, che richiede costante presenza a se stessi e soprattutto un costante rimanere in Dio. Forse consapevole di  questo, Angela non esita a manifestare la sua capacità di comprensione, di “piacevolezza e umanità”, come se volesse farsi più vicina a noi e farci sentire che ci vuole bene e che ci aiuterà. La “stretta di mano”, data da parte sua, ormai consapevole di essere alla fine dei suoi giorni terreni, è segno di fiducia in Dio, e di una presenza che in lui ha vinto, anche la separazione della morte.




Dal Quinto Ricordo

Vogliate spesso (secondo che avrete tempo e possibilità) specialmente nei giorni di festa, andare a trovare le vostre care figlie e sorelle;
e salutarle, vedere come stanno, confortarle, animarle a perseverare nella vita intrapresa;
invitarle a desiderare le allegrezze e i beni celesti, a bramare quelle feste allegre e nuove del cielo, quei trionfi beati ed eterni.
E lasciare ormai totalmente l’amore di questo mondo miserabile e traditore, nel quale non vi è mai né riposo né alcuna vera soddisfazione,
ma solamente vi sono o sogni vani, o aspri travagli, e ogni cosa infelice e meschina.
Raccomandate loro che, nelle case, si comportino bene, con buon criterio, con prudenza e modestia;
siano riservate e sobrie in ogni cosa.
Mangino e bevano non per il gusto né per saziare l’appetito, ma solamente per il bisogno di sostenere la natura così da poter meglio servire Dio.
Siano sobrie anche nel dormire, dormendo solamente quanto richiede la necessità;
anche nel ridere siano garbate e sobrie.
Nell’ascoltare, non si dilettino di udire se non cose oneste, lecite e necessarie.
Nel parlare, tutte le loro parole siano sagge e misurate; non aspre, non crude, ma umane e inducenti a concordia e carità.
Dite loro che, in qualunque luogo si trovino, diano buon esempio.
E che siano per tutti un profumo di virtù.
E siano obbedienti e soggette ai loro superiori.
E cerchino di mettere pace e concordia dove si troveranno.
Soprattutto siano umili ed affabili.
E tutto il loro comportamento, le loro azioni e le loro parole siano secondo carità, e sopportino ogni cosa con pazienza; specialmente con queste due virtù si rompe la testa al diavolo.
E quando le visiterete, io vi do l’incarico di salutarle e stringere loro la mano anche da parte mia.
E direte loro che vogliano essere unite e concordi tutte insieme, essendo tutte di un volere, tenendosi sotto l’obbedienza della Regola, perché sta tutto qui.
Facciano onore e Gesù Cristo, al quale hanno promesso la loro verginità e se stesse.

Pausa di silenzio
Preghiamo
Celebriamo il Vespro

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