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venerdì 24 gennaio 2014

24 gennaio 2014 - E fate vita nuova



"Come può nascere un uomo quando è vecchio?” E’ la domanda di Nicodemo a Cristo (Gv 3, 4), che gli rivela il mistero di una nuova nascita, dall’alto, possibile solo nello Spirito. Proprio lo Spirito, che Angela Merici accoglie, nella preghiera e supplica incessante è l’autore della vita nuova che lei vive e invita a percorrere.



Settimo Ricordo
Sappiate che avete da difendere e salvaguardare le vostre pecorelle dai lupi e dai ladri, …
Perché molti, sotto specie di buon consiglio, sogliono smuovere la mente di molte poverette da qualche loro buon sentimento e proponimento.
Ora, quanto al preservarle dalle pestifere opinioni degli eretici, quando sentirete che qualche predicatore o altra persona ha fama di eresia,
o predica cose nuove oltre l’usanza comune della Chiesa,
e contro quello che avete avuto da noi,
allora, con bella maniera, tenete lontane le vostre figlioline dall’ascoltare simili persone.
Perché accade spesso che si piantino nella mente certe cattive sementi che poi a stento si possono sradicare.
Sicché anche voi non abbiate dimestichezza con loro.
Lasciateli nel loro stato.
Tenete ognuno per buono,
ma siate prudenti per il bene vostro.
Perché è meglio seguire senza pericolo il certo, piuttosto che l’incerto con pericolo.
Tenete l’antica strada e usanza della Chiesa, ordinate e confermate da tanti Santi per ispirazione dello Spirito Santo. E fate vita nuova.
Quanto alle altre opinioni che adesso sorgono e sorgeranno, lasciatele andare come cose che non vi riguardano.
Ma pregate e fate pregare, perché Dio non abbandoni al sua Chiesa, ma la voglia riformare come a lui piace,
e come vede essere meglio per noi,
e più ad onore e gloria sua.
In questi tempi pericolosi e pestiferi, infatti, non troverete altro ricorso che rifugiarvi ai piedi di Gesù Cristo,
perché se è lui che vi governerà e vi insegnerà, sarete istruite, come dice ancora il Profeta: beato è colui che tu, Signore, avrai istruito.
Allora umiliatevi sotto la sua mano potente gridando col profeta e sarete illuminate.

Dalla Regola, dell’Orazione, Cap. V
Signor mio, illumina le tenebre del mio cuore,
e dammi la grazia di morire
piuttosto che offendere oggi stesso la tua divina Maestà.
E rendi sicuri i miei affetti e i miei sensi,
così che non deviino né a destra né a sinistra,
né mi distolgano dal luminosissimo tuo volto, che fa contento
ogni cuore afflitto.
Misera me che, entrando nel segreto del mio cuore,
dalla vergogna non oso alzare gli occhi al cie­lo;
merito, infatti, di esser divorata da viva nell’inferno,
poi­ché vedo in me tanti errori, tante bruttezze e tendenze riprovevoli
Sono, dunque, costretta, giorno e notte, andando, stando, operando, pensando, a confessarmene ad alta voce  a gridare verso il cielo, chiedendo misericordia e il tempo di far penitenza.
Degnati, o benignissimo Signore, di perdonarmi tan­te offese,
e ogni mio fallo che mai abbia commesso fino ad ora dal giorno del santo battesimo.
Degnati di perdonare i peccati, anche di mio padre e di mia madre, e dei miei parenti ed amici, e del mondo intero.
Te ne prego per la tua sacratissima passione e per il tuo sangue prezioso sparso per amor nostro;
per il tuo santo nome: sia esso benedetto sopra la re­na del mare, sopra le gocce delle acque, sopra la moltitudine delle stelle.

Pausa di silenzio
Preghiamo
Celebriamo il Vespro

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