piccolo laboratorio di condivisione "mericiana" per persone che non hanno la presunzione di essere già arrivate...

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mercoledì 22 febbraio 2012

Quaresima: un tempo per riconciliarsi

Ho trovato interessante un approfondimento di Lilia Sebastiani Per una spiritualità del consumo e della soddisfazione. Non è un pensiero facile, nè consueto, ma penso sia una riflessione importante da fare in questo nostro tempo (drammatico e stupendo) e mi sembra particolarmente adatto anche agli inizi del tempo liturgico della quresima.
Un tempo per riconciliarsi, dunque, iniziando con i beni e con le cose, per "fondare un rapporto armonioso e redento con le cose, rispettare e avvalorare le cose attraverso il loro riferimento alla persona umana, umanizzare e intensificare la vita. Da un punto di vista etico, questa prospettiva non è più accomodante di quella tradizionale: forse richiede molto di più alla coscienza individuale e collettiva, in termini di impegno e di creatività"
Buona quaresima.

Esortiamo ognuna a digiunare... tutta la Quaresima....
Angela Merici, Regola, Capo IV Del digiuno

domenica 19 febbraio 2012

Il pettirosso che ci guarda!

Un po' di briciole per terra nel cortile, attirano passerotti, merli, tortore.
Una piccola compagnia che ci rallegra, e così in modo molto semplice ci fa godere e guardare con riconoscenza al dono della natura.
Tra questi ospiti c'è anche un piccolo pettirosso; in genere si avvicina quando gli altri uccelli se ne sono andati.
Non ha paura, avanza anche sotto il portico, vede le ombre che si muovono dentro casa. Non è diffidente, si avvicina, e ..... ci guarda!







per il tuo santo nome: sia esso benedetto sopra la rena del mare, sopra le gocce delle acque, sopra la moltitudine delle stelle.
Angela Merici, Regola, Capo V Dell'orazione

sabato 18 febbraio 2012

Il Signore della Danza

Questo antico Lied (canto tradizionale) commenta in modo poetico il tema della danza di Dio.
Ho danzato il mattino della creazione del mondo e ho danzato nella luce,
nelle stelle e nel sole.
E sono disceso dal cielo e sulla terra ho danzato.
A Betlemme sono nato.
Danzate, allora, ovunque voi siate,
io sono il Signore della Danza, egli disse.
Ho danzato per lo scriba ed il fariseo,
ma essi non hanno danzato con me.
Ho danzato per i pescatori,
per Giacomo e Giovanni.
Questi sono venuti con me e la danza è continuata.
Il sabato ho danzato ed ho guarito lo storpio;
il popolo di Dio l'ha detta un'infamia.
Mi hanno flagellato, spogliato, e in alto appiccato;
su una croce mi han fatto morire.
Ho danzato il venerdì quando il cielo si è oscurato: duro è danzare col demonio alle spalle.
Han sepolto il mio corpo e han pensato che fosse finita.
Ma io sono la Danza e continuo a danzare.
Giù mi han prostrato ed io in alto mi sono slanciato;
io sono la Vita che mai morirà.
Io vivrò in voi se voi vivrete in me.
Io sono il Signore della Danza, egli disse. 
  
tratto da Supplemento al n. 8 di Evangelizzare, aprile 2006 
Quel "danzate allora ovunque voi siate" è un invito a lasciarci coinvolgere dal ritmo e dal movimento della danza di Dio; certo è una bella provocazione per i nostri movimenti o pensieri rassegnati e stanchi, ingessati e freddi.
La danza di Dio ci trascini pienamente nella sua vitalità, per renderci partecipi testimoni del tempo della gioia.




quanto hanno da rallegrasi e far festa perché in cielo a tutte, una per una, è preparata una nuova corona di gloria e d'allegrezza
Angela Merici, Ricordo V


mercoledì 15 febbraio 2012

Dove danza Dio?

"La danza" di Henri Matisse
Commentando le immagini proposte nell'ultimo film di Ermanno Olmi "Il villaggio di cartone", l'autore di un articolo pubblicato su una rivista cara agli animatori della catechesi, si chiede "Quando ci decideremo a lasciare i nostri affari, le nostre celebrazioni vuote, le sterili commemorazioni, per correre incontro a Dio che rinnova la sua promessa, che apre spazi di rinnovamento, che danza fuori dalle nostre chiese"?
La provocazione mi pare interessante; forse potrebbe generare un po' di disappunto o fastidio, ma chiede di essere presa in seria considerazione. Anche perchè di tanto in tanto (anzi, frequentemente) si colgono qua e là segnali di disagio che denunciano una condizione di affanno, di fiato corto (emblematicamente Manca il respiro è il titolo di un saggio di Saverio Xeres e Giorgio Campanini, pubblicato nel 2011 da Ancora).
La danza, la vitalità, il dinamismo, sono dono della presenza e dell'azione dello Spirito Santo. Non è che per caso abbiamo bisogno di invocarlo, di accoglierlo, di credere sul serio che è all'opera ancora oggi nella sua creazione e nella storia? 
Dio ha il diritto di danzare dappertutto; perchè non dovremmo permettergli di danzare dentro di noi e dentro le nostre chiese?


e si stia anche in orazione con quanta forza di spirito si potrà fino al giorno dell'invio dello Spirito Santo
Angela Merici, Regola, capo IV Del digiuno

sabato 11 febbraio 2012

O Signore, donaci il tuo cuore

Sii tu, o Signore, ad amare attraverso di noi.
Donaci il tuo cuore per amare Dio, nostro Padre,
donaci il tuo cuore per amare Maria, nostra Madre,
donaci il tuo cuore per amare
i tuoi fratelli, che sono anche i nostri.
E donaci tanto fiato
e aiutaci ad avanzare verso il domani
senza guardare indietro, nè misuare lo sforzo,
per sperare di nuovo, come se la vita incominciasse quest'oggi.
Donaci il tuo Spirito, perchè ci suggerisca la preghiera dal profondo,
quella che in noi sale a te, quella che invoca il tuo ritorno.
Signore, ho bisogno dei tuoi occhi: dammi una fede viva.
Ho bisogno del tuo cuore:
dammi una carità a tutta prova.
Ho bisogno del tuo Spirito:
dammi la tua speranza
per me e per la tua Chiesa.
Affinchè la Chiesa di oggi
sia una testimonianza per il mondo.
E il mondo riconosca i cristiani
dal loro sguardo luminoso e sereno,
dal calore del loro cuore
e da quell'ottimismo invincibile
che sgorga dalla fonte nascosta
e inalterabile della loro gioiosa speranza


CARD. LEON-JOSEPH SUENENS



La fortezza e il vero conforto dello Spirito Santo, siano in tutti voi, affinché possiate sostenere ed eseguire virilmente e fedelmente l'impresa che avete su di voi
Angela Merici, Ricordi, prologo

martedì 7 febbraio 2012

Le parole di Angela Merici

La spiritualità e l'umanità di sant'Angela sono ben espresse dalla testimonianza che di lei offre Gabriele Cozzano, il suo fedele segretario.
Una testimonianza in particolare è - a ragione - frequentemente ricordata

Erano le sue parole infuocate,
potenti e dolci, e dette con 
tal nuovo vigore di grazia
che ognuno poteva ben essere 
costretto a dire:
quivi è Dio


Le diapositive preparate da Letizia, ci accompagnano a riconoscere tal vigore di grazia.
Le diapositive finali propongono la preghiera a s. Angela, compatrona di Brescia.

sabato 4 febbraio 2012

Mi farebbe piacere...

Galaverna nella pianura bresciana
Il blog è uno spazio abbastanza aperto, nel quale si possono condividere notizie, impressioni, convinzioni, oppure si possono aprire conversazioni. La comunicazione non la fa solo chi scrive il post, ma anche chi partecipa con commenti.
A me farebbe molto piacere se ci fosse una maggiore partecipazione nei commenti; penso che aiuterebbero ad arricchire il contenuto, ma anche a renderlo più luminoso.
E' facile lasciare un commento. Se non si riesce, oppure non si vuole registrarsi, è possibile anche scrivere in modo anonimo, sottoscrivendolo solo con proprio nome. E' facile. Io aspetto. Grazie

Nel parlare, tutte le loro parole siano sagge e misurate; non aspre, non crude, ma umane e inducenti a concordia e carità
Angela Merici, Quinto Ricordo
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