L'Anno della Fede indetto da Papa Benedetto, ci sollecita ad oltrepassare la Porta della Fede per immetterci in un cammino che dura tutta la vita.
Papa Paolo VI, concludendo l'udienza generale del 30 ottobre 1968, invitava i fedeli a chiedere il dono della fede con parole di una profondità espressiva ed esistenziale particolari; questa preghiera ha ritmato molti passi del mio cammino di fede. E' molto conosciuta; la ripropongo nel modo in cui l'ho imparata, anche se alcuni termini sono un po' diversi rispetto a quelli riportate nei testi ufficiali.
Il Papa l'ho introdotta così:
Saremo noi fra i fortunati che avranno il dono della fede? Sì, rispondiamo; ma è dono che bisogna avere prezioso, bisogna custodirlo, bisogna goderlo, bisogna viverlo. E per intanto bisogna implorarlo con la preghiera, come l’uomo del Vangelo: «Sì, credo, o Signore, ma Tu aiuta la mia incredulità» (Marc. 9, 24). Vogliamo, Figli carissimi, pregare, ad esempio, così:
Signore, io credo; io voglio credere in Te.
O Signore, fa’ che la mia fede sia pura, senza riserve, e che essa penetri nel mio pensiero, nel mio modo di giudicare le cose divine e le cose umane;
O Signore, fa’ che la mia fede sia libera; cioè abbia il concorso personale della mia scelta, accetti le rinunce e i rischi ch’essa comporta ed esprima l’apice decisivo della mia personalità: credo in Te, o Signore;
O Signore, fa’ che la mia fede sia certa; certa d’una esteriore congruenza di prove e d’una interiore testimonianza dello Spirito Santo, certa d’una sua luce rassicurante, d’una sua conclusione pacificante, d’una sua connaturalità riposante;
O Signore, fa’ che la mia fede sia forte, non tema le contrarietà dei problemi, onde è piena l’esperienza della nostra vita crepuscolare, non tema le avversità di chi la discute; la impugna, la rifiuta, la nega; ma si rinsaldi nell’intima prova della Tua verità, si alleni al logorio della critica, si corrobori nella affermazione continua sormontante le difficoltà dialettiche e spirituali, in cui si svolge la nostra temporale esistenza;
Raponzolo di roccia
O Signore, fa’ che la mia fede sia gioiosa e doni pace e letizia al mio spirito, e lo abiliti all’orazione, con Dio e alla conversazione con gli uomini,così che irradi nel colloquio sacro e profano l’originale beatitudine del suo fortunato possesso;
O Signore, fa’ che la mia fede sia operosa e dia alla carità le ragioni della sua espansione morale, così che sia vera amicizia con Te e sia di Te nelle opere, nelle sofferenze, nell’attesa della rivelazione finale, una continua ricerca, una continua speranza, una continua testimonianza;
O Signore, fa’ che la mia fede sia umile e non presuma fondarsi sull’esperienza del mio pensiero e del mio sentimento; ma si arrenda alla testimonianza dello Spirito Santo, e non abbia altra migliore garanzia che nella docilità alla Tradizione e all’autorità del magistero della santa Chiesa.
Amen.io ho questa indubitata e ferma fede, e questa speranza nella infinita bontà divina
(Preghiera del Papa Paolo VI per conseguire la Fede)
Angela Merici, Regola, Proemio
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