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domenica 15 gennaio 2012

La vita di S. Angela Merici (4)

A Venezia Angela fu pregata di rimanere  per dirigere i nascenti Luoghi Pii per la tutela femminile, ma lei si sottrasse partendo per Brescia ove giunse, significativamente, il giorno di Santa Caterina di Alessandria. Dopo pochi mesi riprende il pellegrinaggio per Roma, sede del Vicario di Cristo e centro stesso della cristianità, con le sue basiliche, con le santissime reliquie e le sue catacombe. Anche qui il Papa la invita a restare per dirigere i luoghi pii.
Quando Angela torna a Brescia, ha poco più di cinquant’anni, non è più la stessa “pia donna” partita per il suo primo pellegrinaggio. 
La geografia della sua vita spirituale l’ha plasmata, l’ha resa più intensa e profonda, sapiente, maggiormente atta a cogliere l’essenza spirituale delle cose. 
Torna carica di carisma: la santità della sua di vita è ormai riconosciuta, dai Luoghi Santi di Gerusalemme a Venezia, centro dei traffici mercantili, a Roma, centro della cristianità, a Milano, forse il più importante centro produttivo italiano. In tutte queste città le si chiedeva di occuparsi delle nascenti strutture assistenziali verso le più gravi forme di emarginazione femminile, i Luoghi Pii, ma lei immancabilmente torrna a Brescia. 
Forse comincia a capire che il suo destino non è solo quello di recuperare la singola donna, caduta o sofferente, ma di riscattare l’essere femminile nella dimensione di una nuova via di perfezione spirituale.
La casa di Angela diventa meta per una variegata umanità alla ricerca di una parola, di un consiglio; chi per maritarsi chi per fare testamento chi per risolvere contese - e lei tutto chiariva, tutto risolveva di maniera che le sue opere havevano più tosto del divino che dell’humano. Infatti ciò che caratterizzava questa santa era anche il dono della parola, parola sapienziale, coinvolgente e trascinante, simile a fogho et incendio d’amore. È una parola carica d’amore, sapienziale, in grado di illuminare sia le molte angustie o controversie legate alla vita quotidiana, sia il significato più profondo delle Sacre Scritture.
Questo umanesimo cristiano, filtrato dallo spirito evangelico, trova una completa esplicitazione nella Regola e nei suoi scritti, con la costante sottolineatura della “singolarità” della persona umana, che si estrinseca nel rispetto profondo per ogni individuo.



E sopra tutto guardatevi dal voler far fare per forza, perché Dio ha dato il libero arbitrio ad ognuno, e non vuol forzare nessuno, ma solamente dimostra, invita, consiglia
Angela Merici, Testamento, Legato terzo



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