Novena di preparazione alla Festa di Sant'Angela 2014, a cura delle Orsoline Figlie di Maria Immacolata di Verona.
Canto
Gesù è la via, la verità e la vita che Angela propone alle sue figlie. Gesù obbediente alla volontà del Padre, mite e umile di cuore. Unigenito del Padre, in comunione intima con il Padre e lo Spirito, si fa uomo per introdurre ogni uomo alla comunione con Dio. Nella totale spogliazione di sé, si sottomette totalmente al suo progetto, in umile dipendenza da Lui. Allo stesso modo, l’esercizio della nostra maternità è un dono del suo amore e non può avvenire in termini mondani. In ascolto del Signore, si tratta di accogliere il suo Spirito e aiutare le figlie a compiere il progetto di Dio su di loro. (L. Mariani, I "Ricordi di Sant'Angela Merici. Note di spiritualità. Brescia 1991)
In primo luogo dunque, figlie e sorelle mie nel sangue di Gesù Cristo
carissime, vi ricordo di sforzarvi, con l’aiuto di Dio, di prendere e piantare in
voi questo buon concetto ed umile sentimento: che non vi crediate degne di
essere superiore e colonnelle.
Anzi, ritenetevi come ministre e serve,
considerando che avete più bisogno voi di servirle di quanto non abbiano
bisogno loro di essere servite o governate da voi, e che Dio ben potrebbe
provvedere a loro con altri mezzi anche migliori di voi.
Ma, nella sua misericordia, ha voluto adoperare voi come suoi strumenti per un migliore vostro bene, così da poter voi meritare di più dalla sua infinita
bontà e da avere lui motivo di ricompensarvi.
Imparate dal Signore nostro il quale, mentre era in questo mondo, vi fu co-
me servo, obbedendo al Padre eterno fino alla morte. E per questo egli di-
ce: io sono stato tra voi non come colui che viene servito, ma come colui
che serve.
E San Gregorio, benché fosse papa, tuttavia si diceva servo dei servi di Dio.
Così esercitava l’ufficio di superiore e di papa,
ma in cuor suo si reputavaminore degli altri e servo dei servi di Dio,
memore di quel detto evangelico:
“Chi è più grande fra voi, si farà vostro servo”.
Allo stesso modo anche voi siate superiore riconoscendovi e stimandovi
minori di loro.
Perché se voi farete così, Dio stesso poi vi esalterà, tanto quanto voi vi sa-
rete abbassate.
Infatti, non inutilmente né senza motivo il cuore di un vero e prudente servo
di Dio si umilia ed annienta interiormente la considerazione di sé e il gusto
della propria reputazione, perché spera e si aspetta da Dio ben altro gusto
e più vera gloria ed onore, dal momento che crede fermamente quanto dice
il Vangelo: chi si abbassa sarà innalzato.
Dal Secondo Ricordo
Siate affabili ed umane con le vostre figlioline.
E sforzatevi di operare solamente mosse dal solo amore di Dio e dal solo
zelo per le anime allorché le ammonirete e le consiglierete, o le esorterete a
qualche bene e le distoglierete da qualche male.
Infatti otterrete di più con l’affettuosità e l’affabilità che non con la durezza e
gli aspri rimproveri;
questi si devono riservare solamente a casi di necessità
e, ancora, a luogo e tempo, e secondo le persone.
Ma la carità, la quale dirige ogni cosa a onor di Dio e al bene delle anime,
ben insegna tale discrezione,
e muove il cuore ad essere a luogo e tempo ora affabili e ora aspre, e poco
o molto secondo il bisogno.
Se vedrete una pusillanime e timida, e inclinata alla disperazione, conforta-
tela, fatele animo, promettetele del bene dalla misericordia di Dio, allargate-
le il cuore con ogni consolazione.
Di contro, se vedrete qualcun’altra presuntuosa, e larga di coscienza, e po-
co timorata, a quella mettete timore,
e ricordatele il rigore della giustizia di Dio,
e quanto il peccato sia sottile, e come ci si trovi in mezzo alle insidie, e co-
me si abbia sempre motivo di star in timore, come dice la Scrittura: beato
colui che sta sempre in paura.
Pausa di silenzio
Preghiamo
Celebriamo il Vespro
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