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Brescia. Chiesa di S. Francesco.
Visione della scala |
Nella sua emblematicità la visione della scala viene descritta da padre Landini, della Congregazione dei Padri della Pace e confessore della Compagnia di S. Orsola, circa quarant'anni dopo la morte di Angela "...
et una volta elevata in spirito, parevagli aprirsi il cielo et uscir una processione meravigliosa d'angeli e di verginelle che insieme suonavano e cantavano".
Implicito, in questo ininterrotto snodarsi della processione di angeli e vergini che unisce la terra al ciel, è il riferimento alla scala di Giacobbe.
Nel 1516 Angela, che ha oltre quarant'anni, si trasferisce a Brescia in casa di una signora, Caterina Patengola, per consolarla della morte dei suoi figli.
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Agostino Gallo |
E' il periodo mistico della preghiera e della carità; a lei si legano in un primo cenacolo spirituale il mercante Antonio Romano, Girolamo Patengola, nipote di Caterina e uno dei fondatori dell'Ospedale degli Incurabili, Agostino Gallo, Girolamo Chizzola, fondatore delle Accademie di Rezzato e di Brescia e ambasciatore della Serenissima presso l'imperatore Carlo V, i pittori Moretto e, forse, il Romanino.
ognuna voglia ......obbedire ai consigli e alle ispirazioni che di continuo ci suscita nel cuore lo Spirito Santo; la cui voce sentiremo tanto più chiaramente quanto più purificata e monda avremo la coscienza. Angela Merici, Regola, Capo VIII dell'Obbedienza
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